di Catherine Robert, Isabelle Richer, Valérie Louys e Damien Boussard
«Noi siamo Charlie. Ma siamo anche i genitori dei tre assassini» è il titolo di una lettera bellissima di alcuni insegnanti francesi che ci è stata segnalata dalla nostra collega Maria G. Vitali-Volant, dell’ Université du Littoral Côte d’Opale Dunkerque . È stata tradotta da Claudia Vago e diffusa in rete insieme a Roberto Ciccarelli. Ha ragione Claudia (ecco il suo blog) che scrive: “Questa lettera, scritta da quattro insegnanti di Seine-Saint-Denis, la periferia di Parigi di cui sentiamo parlare solo quando la disperazione brucia le automobili, apre uno squarcio di luce e ci impone interrogativi, anche a noi che non siamo francesi e non siamo stati direttamente colpiti dall’attacco a Charlie Hebdo”. Continua a leggere
di Tonino D’Orazio
E’ sangue sull’ineguaglianza. Non è possibile ad una mente critica confondere i due concetti. Dire che, in pagina di copertina e a caratteri cubitali, (cfr google) il Corano è una merda non rileva molto della satira. Diciamo non fa né ridere né sorridere. Come in genere nessun linguaggio escrementizio. Continua a leggere
di Rodolfo Ricci
Prima o poi, bisognerà prendere coscienza che siamo tutti sulla stessa barca, anzi sullo stesso mare. Il Mediterraneo. Se ciò non accadrà, sarà la catastrofe. Dopo secoli di commerci, di domini incrociati tra est e ovest, di scambi economici e culturali a cui tutti hanno attinto ed attingono, forse ora, a distanza di 60 anni dalla fine – formale ma non sostanziale – della colonizzazione europea dell’Africa e del Medio Oriente, dovremmo prendere atto che siamo interconnessi, definitivamente.
È passata sostanzialmente inosservata la crisi politica francese delle scorse settimane, che ha comportato le dimissioni del Governo Valls I e la formazione, poi, di un nuovo Governo Valls (II). Eppure, non si è trattato di una crisi banale, bensì di una crisi che ha una portata europea nella sua dimensione sia politica sia economica e di cui sarà possibile accorgersi, ovviamente, solo col tempo e quindi nei mesi a venire. Continua a leggere
di Pietro Lunetto (Bruxelles) Il risultato del primo turno delle amministrative francesi ha suscitato la reazione, spesso scomposta, della stampa mainstream, che preferisce i titoloni alle analisi dettagliate della situazione. Dai risultati del primo turno, credo che si possano solo identificare delle linee di tendenza ed una prima analisi della composizione dei ballottaggi. Continua a leggere
di Tonino D’Orazio
Aver abbandonato la forza popolare della democrazia da parte dei partiti tradizionali antifascisti a favore di una baracca-struttura tecnocratica ed autoritaria europea, sta spingendo le forze popolari di sinistra o di destra a tentare di liberarsi dai vincoli strangolatori di Bruxelles. Chi non ha capito può resistere, ma se il concetto è che questa Europa ha portato, non solo con l’euro, allo sfacelo dello stato sociale, alla disperazione di intere generazioni, all’abbandono di un possibile benessere o giustizia sociale, prima o poi dovrà fare i conti con la storia. Continua a leggere
VENEZUELA E NICARAGUA OFFRONO ASILO A Edward Snowden. Secondo il Presidente dell’Ecuador è impossibile non ricordare Hugo Chavez. Se ciò che è stato fatto contro Morales, fosse accaduto a qualche paese imperialista, questo sarebbe stato motivo di azioni belliche. Correa considera assolutamente irrilevante se sull’aereo presidenziale boliviano ci fosse stato o meno Edward Snowden, Evo ha tutto il diritto di trasportare chi crede sul proprio aereo senza che questo sia motivo azioni del tipo intraprese da Spagna, Francia, Portogallo e Italia. Continua a leggere
di Karl G Zanetta
Vale la pena dare un’occhiata ai risultati non soltanto del voto alle elezioni legislative francesi nel territorio metropolitano e nei territori francesi d’oltremare, ma anche ai risultati di tale scrutinio elettorale nell’appena costituita circoscrizione estero francese. Ebbene, i francesi residenti all’estero hanno seguito pressappoco la tendenza del voto nella Francia metropolitana assegnando in quasi tutti i collegi elettorali all’estero la vittoria ai candidati socialisti e, più in generale, della sinistra. Continua a leggere
di Francesco Capponi (Parigi)
Le elezioni legislative del prossimo 16 Giugno saranno di importanza fondamentale per garantire la vita e l’efficacia operativa del Governo designato da F.Hollande e presieduto da J.M.Ayrault. Per un risultato positivo è decisiva la tenuta dell’unità a sinistra, così da convincere l’elettorato popolare che il Presidente Hollande fa sul serio per rilanciare la crescita, contenere la speculazione e piegare il conservatorismo tedesco. Il profilo del primo ministro Ayrault e de principali ministri. Continua a leggere
di Roberto Musacchio
Visto che ormai è evidente a tutti che le scelte politiche si fanno a dimensione europea, sarebbe necessario provare a capire se c’è una sinistra europea e che cosa fa. Quando si parla di sinistra europea la mente va naturalmente subito al suo aggregato più grande e corposo, quello che si ritrova nel Partito Socialista Europeo. Continua a leggere