Vi raccontiamo una storia.
13 febbraio 2020. Al Campus si tiene un incontro – con relatori Moni Ovadia e l’ex parlamentare Spetič – organizzato dalla sezione grugliaschese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (l’ANPI “68 Martiri” Grugliasco).
Succede che i due-tre esponenti del Fuan, l’associazione universitaria di destra che non fa mistero delle sue ascendenze neofasciste, organizzano un volantinaggio per criticare l’iniziativa.
Non sono soli: li scortano più di 50 tra carabinieri e poliziotti in tenuta antisommossa, con camionette a sirene spiegate. È un attimo, e la Palazzina Einaudi, dove si tengono regolarmente gli esami invernali, è militarizzata. Per garantire la “libertà di espressione” di un circoletto studentesco legato a Fratelli d’Italia e a spazi della destra identitaria, che vuole usare gli spazi dell’università pubblica per diffondere odio verso l’associazione che si occupa di tenere viva la memoria della lotta di liberazione dal nazifascismo, quella che ci ha regalato la Costituzione repubblicana e i suoi princìpi.
Alcune/i studenti si organizzano, si armano di soli megafono e striscione, chiedono a voce alta che non si legittimi né si difenda la presenza di neofascisti in una libertà università degli studenti.
I manganelli delle forze dell’ordine finiscono sui corpi delle/gli studenti, tre dei quali vengono arrestati.
Fine.
Sarà pure “sempre la stessa storia”, come borbottavano oggi alcuni spettatori. Ma non è bella e non è detto non possa cambiare: la passiva indulgenza verso realtà neofasciste, in combinato con l’ondata repressiva verso le/gli antifasciste/i, è preoccupante e obbliga le istituzioni accademiche a chiarire la propria posizione.Noi possiamo fare la nostra parte: domani c’è una colazione antifascista davanti allo spazio C1 (https://www.facebook.com/events/554562238471005/).
Attiviamoci tutte/i per impedire che idee fasciste, xenofobe, razziste e sessiste circolino nei luoghi dove ogni giorno viviamo la nostra condizione di studenti.
(da Facebook)
FONTE: Post su Facebook
Altre testimonianze:
TORINO: LA POLIZIA CARICA PER DIFENDERE IL FUAN. TRE ANTIFASCIST* ARRESTAT*, DIVERSI FERIT*
(Servizio di Radio Onda d’urto)
Fascismo, colonialismo, foibe e uso politico della memoria:
giovedì 13 febbraio a Torino un incontro con
Moni Ovadia e Stojan Spetič
Un incontro il 13 febbraio all’Università di Torino per discutere con Moni Ovadia e Stojan Spetič dell’uso politico della memoria per la manipolazione delle verità storiche.
«Fascismo, colonialismo, foibe – Il trattato di pace del 10 febbraio 1947 nella memoria europea», è il titolo della giornata di studi che si tiene giovedì 13 febbraio a partire dalle 15:30 nell’aula D5 del Campus Luigi Einaudi, in via Lungo Dora Siena 100/A, a Torino.
Ultimo di un ciclo di incontri che ha visto la partecipazione, fra gli altri, dello storico Eric Gobetti, il dibattito sarà un momento di riflessione sui tragici avvenimenti del confine italo-jugoslavo e sulle contraddizioni emerse a seguito dell’introduzione della “Giornata del Ricordo”.
A dare vita al confronto saranno il giornalista, già senatore del PCI, Stojan Spetič e l’uomo di teatro e attivista dei diritti umani, Moni Ovadia.
L’incontro è organizzato dalle sezioni Anpi “68 Martiri” Grugliasco, Anpi Nizza Lingotto, V Riunite Torino, e dal comitato “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”.
Hanno aderito all’iniziativa le sezioni Anpi di Bussoleno, Chivasso, Nichelino e Venaria.
FONTE: http://anpichivasso.blogspot.com/
Solidarietà agli studenti antifascisti caricati ed arrestati al Campus di Torino
Ci chiediamo come l’Universitá possa ancora permettere che gruppi di fascisti attraversino quegli spazi con volantini di odio e razzismo e per di più scortati dalla polizia.
Fuori i fascisti dai quartieri, dalle scuole e dall’Università.
ANPI Grugliasco
ANPI Nizza Lingotto
ANPI V Circoscrizione
Mamme in piazza per la libertà di dissenso
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Pingback: Repressione del fascismo o dell’antifascismo? Una lettera all’ANPI nazionale, da Torino. | cambiailmondo - 01/09/2020