di Alessio Fraticcioli
Guerra e violenza non costano solo vite, hanno anche un impatto economico: la spesa globale bruciata dai conflitti nel 2017 è stata di 14,8 trilioni di dollari
(Asiablog.it) — Secondo l’ultimo Global Peace Index (Indice Globale della Pace), l’impatto economico della violenza sull’economia globale nel 2017 è stato di 14,8 trilioni di dollari.
Questo equivale a otto volte il Pil italiano, o al 12,4% dell’attività economica mondiale, o a 1.988 dollari per ogni persona sul pianeta.
La Siria è l’economia più colpita dalla violenza, che costa al paese arabo il 68% del suo PIL. Pessima la situazione anche in Afghanistan, dove la violenza costa quasi due terzi del PIL; in Iraq e Sud Sudan, dove costa circa la metà del valore dell’economia nazionale; e in Somalia, dove si mangia quasi un terzo del già misero PIL.
L’alto tasso di omicidi e di criminalità violenta in El Salvador, Colombia e Lesotho ha spazzato via rispettivamente il 49%, 34% 30% del valore delle loro economie. Cipro invece è un caso anomalo, in quanto la maggior parte del costo economico della violenza è associato al trasferimento della popolazione tra il Nord filo-turco e il Sud indipendente.
In generale, il livello di violenza in tutto il mondo sta peggiorando: nel confronto tra 2016 e 2017, la situazione è deteriorata in 92 paesi ed è migliorata in soli 71 paesi.
Il costo della violenza indicato in percentuale rispetto al prodotto interno lordo (PIL): i 10 Paesi che spendono di più, secondo il Global Peace Index 2018
Per la prima volta in assoluto, i rifugiati rappresentano l’1% della popolazione mondiale: all’incirca lo stesso numero di persone della popolazione dell’intero Regno Unito.
L’impatto economico della violenza nel mondo è aumentato del 2% durante il 2017 a causa dell’aumento del costo dei conflitti e delle spese per la sicurezza interna, con gli aumenti maggiori associati alla spesa per la sicurezza in Cina, Russia e Sud Africa.
L’Italia si piazza al 38esimo posto su 163 Paesi, aggiudicandosi 2 punti su 5 per il tasso di militarizzazione, 2,2 per la sicurezza e 1 per il tasso di conflitto interno.
Chiudiamo con un dato positivo: la spesa militare complessiva in percentuale del PIL sta scendendo. Secondo l’Indice, 88 paesi hanno speso meno e 44 hanno speso di più. La spesa militare media continua il suo declino decennale, con 102 paesi che spendono meno rispetto a dieci anni prima.
Il Global Peace Index 2018, che si riferisce ai dati del 2017, può essere scaricato qui. La mappa si trova qui.
FONTE: http://www.asiablog.it/
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