Riceviamo e pubblichiamo – Non si tratta di un servizio giornalistico strutturato ma forse proprio per questo offre una prospettiva che sarebbe da approfondire, sulle caratteristiche di parte della collettività italiana presente in Venezuela.
Sovranità, patria, popolo.
Premetto che nei confronti del Venezuela non avevo alcun preconcetto ideologico e neppure ero faziosamente a favore per presunte affinità ideologiche. Ci sono semplicemente andato per trovare parenti, per staccare dalla società in cui vivo e per toccare con mano la realtà… senza filtri di giornalisti o presunti tali che seduti al caldo, magari da New York, con i loro occhi prezzolati sputtanano o pontificano “a favore o contro” chi è in Siria, Iran, Argentina, Bolivia, Nuova Delhi o qualsiasi altra parte del mondo. Continua a leggere
IMPONENTE PARTECIPAZIONE A SOSTEGNO DI NICOLÁS MADURO SULL’AVENIDA BOLÍVAR PER I 20 ANNI DELLA RIVOLUZIONE BOLIVARIANA, ANALOGAMENTE A QUANTO ACCADUTO IERI NELLE CAPITALI DEGLI ALTRI STATI VENEZUELANI. L’ULTIMO PRECEDENTE DI UNA MOBILITAZIONE COSI’ AMPIA FU LA GRANDE MANIFESTAZIONE A SOSTEGNO DI CHAVEZ NEL SUO ULTIMO COMIZIO SOTTO LA PIOGGIA NEL 2012.
Di seguito alcune affermazioni del lungo discorso di Nicolas Maduro: Continua a leggere
A 20 anni dall’elezione di Ugo Chavez, a Caracas e in tutte le grandi città venezuelane si confrontano le manifestazioni pro governo e quelle dell’opposizione. I Chavisti hanno promesso di riempire la più grande strada di Caracas, l’Avenida Libertador intitolata a Simon Bolivar, luogo storico delle più grandi manifestazioni popolari di Chavez e Maduro. In diretta le manifestazioni in corso.
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di Andrea Vento
Nella mattina di giovedì 31 gennaio come previsto il Parlamento Europeo con ampia maggioranza trasversale (439 favorevoli 104 contrari e 88 astenuti) ha approvato una risoluzione che riconosce l’autoproclamato Juan Guaidò come presidente del Venezuela confermando ancora una volta come l’Unione Europea rusulti priva di una politica estera autonoma e soprattutto afflitta da una persistente subordinazione assoluta ai dettami di Washington. Prendono le distanze il movimento 5 stelle e la Lega che si sono astenuti per non acuire le divisioni interne al governo nazionale in merito alla vicenda, mentre contraria in blocco ha votato la Sinistra Europea. Continua a leggere
Il leader del partito laburista del Regno Unito, Jeremy Corbyn, ha detto venerdì che l’intervento in Venezuela e la richiesta di tutte le sanzioni contro il governo di Nicolas Maduro sono “sbagliate” e che solo i venezuelani hanno il diritto di decidere il proprio destino.
“Il futuro del Venezuela è una questione dei venezuelani: la richiesta del Segretario degli Esteri U.K. Jeremy Hunt di ulteriori sanzioni contro il Venezuela è sbagliata”, ha detto Corbyn in un tweet postato venerdì, la sua prima reazione alla situazione politica in Venezuela. Continua a leggere
Operazione riuscita: c’è un nuovo Saddam Hussein in Sudamerica con tanto di sanzioni petrolifere e finanziarie. Continua a leggere
“Sono Nicolás Maduro, Presidente costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, voglio inviare un messaggio al popolo statunitense per allertarlo sulla campagna della guerra mediatica, comunicativa e psicologica che si sta sviluppando sui media internazionali e, soprattutto, sui media USA contro il Venezuela. È stata preparata una campagna per giustificare un colpo di Stato in Venezuela, preparato, finanziato e sostenuto attivamente dall’amministrazione Trump, proprio come già noto a tutta l’opinione pubblica.
È stata avanzata una campagna brutale di immagini false, di immagini truccate e montate: non credete a tutto quello che affermano i media degli Stati Uniti, ve lo dico con il cuore. Poiché non possono inventare che possediamo armi di distruzione di massa per invaderci, ora s’inventano ogni giorno qualche immagine, qualche notizia per giustificare un intervento in Venezuela, come un branco contro il nostro paese.
Mi appello alla tua coscienza, alla solidarietà, al risveglio della verità: evitiamo un nuovo Vietnam in America Latina. Se gli Stati Uniti intendono invaderci, troveranno un Vietnam peggiore di quanto abbiano mai immaginato.
Evitiamo la violenza, siamo un popolo di pace, orgogliosi della nostra storia e di Simón Bolívar e Hugo Chávez, siamo un popolo che ha una democrazia forte, un popolo che sta occupandosi dei problemi che sorgono ogni giorno come in qualsiasi società, un popolo che merita rispetto. Nel nostro paese ci sono le più grandi riserve certificate di petrolio al mondo e anche gli occhi di coloro che gestiscono l’Impero USA. Vogliono mettere le mani sul nostro petrolio come hanno fatto in Iraq e in Libia: il petrolio appartiene a noi. Stiamo certificando la prima riserva di oro al mondo, la quarta più grande riserva di gas al mondo: siamo un paese di grandi risorse energetiche, di grandi risorse naturali. È la pura verità sul perché dell’attacco incessante sul Venezuela.
Faccio appello quindi al risveglio della coscienza, della solidarietà negli Stati Uniti, a non consentire al presidente Donald Trump e al gruppo di estremisti che lo circonda, a John Bolton, Mike Pompeo, CIA e Mike Pence, a non permettere a questo gruppo di estremisti di imporre le loro menzogne contro il Venezuela, a non permettere il colpo di Stato che sostengono e vi chiedo di appoggiare il popolo venezuelano nella sua lotta per la democrazia.
Mi aspetto molto da te, cittadina e cittadino degli Stati Uniti: qui in Venezuela avete un fratello.
Sono un ammiratore della storia degli USA e, inoltre, ne so molto. Ho guidato personalmente per le strade di Boston, Philadelphia, Baltimora, New York e Washington; conosco profondamente e dal basso gli Stati Uniti e voglio avere rapporti di rispetto, di vicinanza, di stretta cooperazione con gli Stati Uniti.
Gli USA sono molto più grandi di Donald Trump, molto più grandi.
Desidero avere buoni rapporti e risolvere i nostri problemi. Serviamoci della via della diplomazia, della pace: esigo rispetto per il Venezuela e chiedo il sostegno del popolo degli Stati Uniti affinché si eviti un nuovo Vietnam e soprattutto qui in America latina.
Chiedo la pace e chiedo rispetto, sono sicuro che percorreremo questo storico cammino, perché siamo sulla strada giusta della Storia, perché ci troviamo sul lato corretto nella Storia.
Grazie mille!”
[Trad. dal castigliano per ALBAinformazione di Antonio Cipolletta]
FONTE: https://albainformazione.com/
di Geraldina Colotti
Jesus Farias è un quadro politico di lungo corso, proveniente dal Partito Comunista venezuelano. E’ stato tra i fondatori del PSUV e oggi fa parte della direzione del partito. Economista di formazione, ha ricoperto numerosi incarichi di governo ed è stato eletto nell’Assemblea Nazionale Costituente. Nel suo libro La economia politica de la transición al socialismo analizza in una prospettiva marxista-leninista le principali sfide di un cambiamento che ha messo al centro “il popolo lavoratore” come principale soggetto della transizione. Un libro del 2014, che indica la porta stretta per cui deve passare la ricerca di un’alternativa al capitalismo in assenza di una rivoluzione di stampo novecentesco (la quale, ovviamente, ha consegnato a questo secolo molte altre questioni aperte). Questa intervista è stata realizzata in parte a Caracas e in parte per telefono, dopo il precipitare degli accadimenti e il colpo di stato in corso in Venezuela. Continua a leggere
di Tonino D’Orazio
Il segretario di Stato francese per la Transition Ecologique Brune Poirson è rimasta “scioccata” dal fatto che Amazon distrugge milioni di nuovi prodotti invenduti, dopo che un giornalista, assunto come magazziniere in uno dei magazzini di Amazon, ha filmato dei grandi contenitori pieni per la distruzione di oggetti di ogni genere: pannolini, macchine da caffè, televisori, giocattoli, ecc. Il giornalista ha anche svelato le clausole contenute nei contratti tra la piattaforma di Amazon (“market place“) e i fornitori di terze parti che ospita e memorizza i prodotti nei suoi magazzini. Questi accordi prevedono che in caso di beni invenduti, sia che i beni vengano restituiti, sia che vengano distrutti, anche nuovi. “L’emergenza climatica richiede di ridurre rapidamente i livelli di produzione”. (Alma Dufour, porta parola di “les Amis de la Terre“). Pensare che l’azione dei Gilets Jaunes era scaturita da una ecotassa di 10 centesimi a litro di prodotto energetico. Continua a leggere
Il comitato esecutivo del Partito della Sinistra europea (EL) esprime il suo rifiuto assoluto del tentativo di colpo di Stato in Venezuela. Un tentativo sponsorizzato, sovvenzionato e istigato dall’amministrazione Trump, (impantanata in problemi interni) che cerca di imporre un “presidente in carica” a loro adatto. Questa azione, oltre a essere contraria alla Costituzione del Venezuela, non è altro che uno stratagemma interventista per giustificare un intervento militare guidato dagli Stati Uniti, dopo le misure coercitive unilaterali (sanzioni). Continua a leggere
La discussione nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU sulla situazione venezuelana, convocato su richiesta degli Stati Uniti, rappresentati ai più alti livelli (era presente Mike Pompeo), dà un risultato opposto agli auspici di nord amerciani e europei. Come aveva dato il risultato opposto il tentativo di far approvare dall’OEA (Organizzazione degli Stati Americani) la convocazione urgente per mettere sotto tutela il Venezuela. Dei 35 paesi che hanno partecipato, 19 si sono espressi per sostenere il dialogo tra le parti, il rispetto della sovranità nazionale del Venezuela e il riconoscimento del legittimo presidente, Nicolas Maduro Moros, mentre 16 paesi hanno comunicato di riconoscere l’autoproclamatosi presidente dell’assemblea nazionale, Juan Guaido. Una doppia sconfitta degli USA sul versante delle organizzazioni multilaterali, che dovrebbe costituire un elemento di riflessione per l’Europa e l’Italia. Continua a leggere
di Andrea Vento
Il consueto rapporto emesso ogni anno in gennaio dall’organizzazione internazionale Oxfam alla vigilia del Forum Economico Internazionale di Davos in Svizzera, ove si riuniscono i potenti della Terra per discutere degli sviluppi dell’economia mondiale, quest’anno riporta in apertura i profili di 4 persone che, nel complesso, rappresentano l’essenza del rapporto stesso: l’aumento delle disuguaglianze sia socio-economiche che di genere. In un alternarsi inquietante di situazioni personali diversissime si passa dal miliardario indiano che possiede l’abitazione più sfarzosa della Terra ad una povera connazionale che ha perso i due figli per mancanza di assistenza medica, dal fondatore di Amazon, principale capitalista mondiale, allo sfruttato operario tailandese costretto a lavorare sino allo sfinimento per 12-13 ore al giorno per sopravvivere a malapena. Contrasti eloquenti che colpiscono allo stomaco il lettore introducendolo ai temi centrali nell’ampio e ben documentato rapporto che sin dal titolo pone una chiara alternativa fra i due scenari possibili per il futuro del l’intera umanità: “Bene pubblico o ricchezza privata?” Continua a leggere
di Alessandro De Toni
I dirigenti del M5S spesso utilizzano argomenti in maniera approssimativa. La loro giusta denuncia del controllo neo-coloniale che la Francia esercita sulle sue ex-colonie anche tramite il franco CFA è parziale e strumentale in quanto utilizzata come arma di distrazione di massa rispetto alla loro politica migratoria succube dell’impostazione salviniana. Continua a leggere
La nomina di Elliott Abrams come inviato per il Venezuela ha scandalizzato vari giornalisti statunitensi, anche quelli più ostili a Maduro, dato il passato e gli scandali che lo hanno coinvolto, dall’Iran-Contra, all’appoggio ai dittatori di Honduras, El Salvador e Guatemala negli negli anni ’80 del secolo scorso. Continua a leggere
di Tonino D’Orazio
Vi concedo che il testo sia lungo, ma commentare un trattato pericoloso di questa portata non si risolve in due righe. Il Trattato sarà firmato il 22 gennaio 2019 a Aquisgrana (simbolo non casuale: capitale dell’Impero di Carlo Magno), oggi Aachen. Il trattato misterioso è stato reso pubblico appena il 16 gennaio, impedendo di fatto una sua pubblicità e una discussione critica. Troppo rapido e vicino alle prossime elezioni europee. La fuga in avanti si deduce dal testo impressionante. Vi traduco solo gli articoli principali in modo da evitare le solite fakes news che si scateneranno sul web. Il primo articolo condensa ovviamente la sostanza e le parole sono pietre. Gli altri paesi che vorranno, seguiranno dopo. Continua a leggere
di Giorgio Cremaschi
Quasi con le stesse parole, uno in italiano, l’altro che è più star internazionale in spagnolo, Salvini e Saviano si sono schierati con il golpe organizzato da Trump contro Maduro. Continua a leggere
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I migranti, l’Africa, le nostre responsabilità – Sintesi Convegno FIEI 11-12-201
In Venezuela è in corso un tentativo di colpo di Stato. La denuncia forte e chiara arriva da Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, che denuncia come l’operazione Guaidò imbastita dall’opposizione golpista venezuelana su ordine diretto di Washington sia volta a spodestare Maduro. Un’operazione che calpesta la volontà popolare della maggioranza dei venezuelani che lo scorso maggio hanno decretato con il voto che Maduro sarà presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela per i prossimi 6 anni.
MOZIONE APPROVATA DAL CONGRESSO DELLA CGIL IN CORSO A BARI:
Il deputato venezuelano Juan Guaidó si è autoproclamato “presidente incaricato” del Venezuela, durante una manifestazione organizzata dell’opposizione a Caracas.
“Oggi, 23 gennaio, nella mia qualità di Presidente dell’Assemblea nazionale, invocando gli articoli 333 e 350 della Costituzione, davanti a Dio onnipotente e al Venezuela, giuro di assumere i poteri dell’esecutivo nazionale come presidente incaricato”, ha dichiarato davanti ai suoi sostenitori concentrati dal mattino in piazza Giovanni Paolo II, nel municipio di Chacao, zona di opposizione della capitale venezuelana Continua a leggere
di Rodolfo Ricci (*)
Come è noto, la misura più importante della manovra economica del governo è il “reddito di cittadinanza”, per il quale sono stati stanziati 7,1 miliardi di euro, (con una riduzione di quasi 2 miliardi rispetto alle previsioni iniziali). Di questi, oltre 1,1 miliardi andranno a potenziare i centri per l’impiego.
Delle 2.552.300 famiglie con ISEE-2016 inferiore a 9.000 Euro, che costituivano la potenziale platea dei beneficiari del “reddito di cittadinanza” nell’ipotesi iniziale, ben 1.316.900 erano residenti nelle 61 provincie del sud Italia (includendo in esse l’Abruzzo e le due provincie meridionali del Lazio, Latina e Frosinone). Si trattava di oltre il 51% del totale. Continua a leggere
di Tonino D’Orazio
Soldi e riffa, su piattaforma internet, a sostegno del popolare pugile francese Gilet Jaune, Christophe Dettinger, agli arresti per aver picchiato un poliziotto che stava picchiando una donna, gilet giallo, a terra. Il sito Leetchi ha aperto una sottoscrizione per raccogliere fondi per la difesa del pugile. In qualche ora il sito ha raccolto circa 116.000€. 8.000 donatori e 2.500 con messaggi di sostegno. Membri del governo, (“immorale fare soldi picchiando poliziotti”), hanno chiesto la lista dei “donatori”. Continua a leggere