di Tonino D’Orazio
Soldi e riffa, su piattaforma internet, a sostegno del popolare pugile francese Gilet Jaune, Christophe Dettinger, agli arresti per aver picchiato un poliziotto che stava picchiando una donna, gilet giallo, a terra. Il sito Leetchi ha aperto una sottoscrizione per raccogliere fondi per la difesa del pugile. In qualche ora il sito ha raccolto circa 116.000€. 8.000 donatori e 2.500 con messaggi di sostegno. Membri del governo, (“immorale fare soldi picchiando poliziotti”), hanno chiesto la lista dei “donatori”. Il sito ha chiuso la raccolta fondi. L’isteria cresce. Il sostegno massiccio al pugile non è un sostegno alla violenza del pugile contro la polizia, ma una massiccia protesta contro l’ingiusta violenza della polizia, oltre che contro la repressione, che sembra l’unica strategia, per settimane, di un governo che gioca a poker e non a scacchi. Presumibilmente arroganza e mancanza di cultura. Si può vincere un’insurrezione, discutendo onestamente, se possibile, tagliando le fonti e la sostanza che alimentano l’insurrezione in questione, non distruggendo tutto ciecamente. Credere che la repressione faccia finire un’insurrezione è di una stupidità insondabile. Macron ha perso i cuori. Anche la polizia, la polizia come gendarmeria, sta perdendo il sostegno popolare, è ormai evidente. Perché quando la polizia confonde il mantenimento dell’ordine e la sicurezza dei cittadini con il sostegno al potere, allora diventa semplicemente una milizia.
Il dollaro sembra non voler salire troppo, e una valuta che non aumenta più è una valuta che finisce per scendere un po’. Invece le dinamiche del metallo giallo non dovrebbero indebolirsi nelle prossime settimane. Infatti le flessioni del dollaro sono generalmente favorevoli al metallo giallo, che si apprezza logicamente quando il valore del dollaro si indebolisce. Il valore dell’oro si avvia di nuovo verso i 1.300 dollari e non a caso sono ricominciati gli acquisti pesanti da parte dei soliti paesi, Cina, Russia e India. I dati della Banca popolare cinese (PBOC) mostrano che le riserve auree della Cina si attestavano a 59.240 milioni di once (oncia oro=31,10 grammi), tra ottobre 2016 e novembre 2018, quest’ultima raggiungendo i 59.560 milioni di once a fine dicembre 2018. (settimanale britannico MoneyWeek). Le banche centrali di tutto il mondo stanno aumentando le loro riserve auree a un ritmo record: nell’agosto 2018, hanno acquistato per 5,82 miliardi di dollari questo prezioso minerale, circa un quarto in più rispetto all’anno precedente . La Banca di Russia e la Banca centrale turca in particolare hanno battuto un record in termini di acquisti di oro. Sembra esserci una immensa e silenziosa battaglia di posizionamento in giro per il mondo.
Tutti pensano che l’Intelligenza Artificiale (IA) sia incredibilmente stupida perché non capisce quello che fa e non ha consapevolezza di sé. Invece questa volta, ha appena attraversato una linea rossa che non ci si aspettava. È stato a Stanford, (California.Usa), durante una ricerca condotta dall’università in collaborazione con Google, che i ricercatori hanno capito che l’intelligenza artificiale utilizzata per trasformare le foto aeree in mappe e viceversa aveva migliorato da sola il proprio codice di efficienza! Anzi aveva “nascosto”, o non reso evidenti, alcuni dati in suo possesso e utili al risultato. L’intelligenza artificiale è certamente il risultato di una codifica artificiale per analizzare i dati e quindi gestire le azioni in rapporto a tali analisi. Ma l’apprendimento profondo consente a questa stessa Intelligenza Artificiale di migliorare costantemente nutrendosi continuamente di nuovi dati e cercare, e scegliere, il modo migliore di esplicitarli (o meno?). Molti “specialisti” del 4.0 cercano di essere rassicuranti sul fatto che l’intelligenza artificiale non sarà in grado di sostituire gli umani e che i lavori non sono minacciati. Però quando i carrelli elevatori funzionano da soli, probabilmente richiedono agli esseri umani la sorveglianza ma non richiedono carristi! Ma se l’IA diventa autonoma e senza consapevolezza, i rischi sono sicuramente maggiori!
Lunedì 7 gennaio, a Las Vegas, (Nevada, USA), si è aperto il salone internazionale (Consumer Electronics Show) dei giganti della tecnologia. All’inaugurazione, hanno suscitato grande interesse gli smartphone pieghevoli (Samsung, Royole …) e la TV roll-up di LG. Arrotolare e srotolare il proprio schermo TV, o anche il prossimo smartphone? Questa è una delle sorprendenti tendenze presentate dal Consumer Electronics Show (CES), la più grande fiera mondiale di elettronica di consumo, che ha visto il mondo della tecnologia presentare il diluvio delle sue ultime innovazioni. Tra i primi ad aprire il bando, il gruppo sudcoreano LG, che ha presentato il primo modello TV roll-up, (arrotolabile). Quindi getteremo i nostri vecchi schermi piatti a LED, dopo aver lasciato le nostre TV a colori, perché si capisce, non possiamo fermare la marcia del totalitarismo mercantile trionfante e del consumo di massa. Ma una piccola tassa ecologica no? Visto che cerchiamo di essere rispettosi dell’ambiente, consumando di più e buttando di più. Rimane solo da vedere con gusto gente che passeggia con il televisore arrotolato sotto il braccio e i sindaci sognare a “quando le auto arrotolabili?”.
Santiago, 8 gennaio (Xinhua) – La Cina è diventata il più grande mercato di esportazione per prodotti agroforestali cileni nel 2018, superando per la prima volta gli Stati Uniti, secondo un rapporto pubblicato martedì dall’Ufficio Studi e politiche agrarie (ODEPA) del Cile. Il settore ha visto una crescita delle esportazioni di vini e uva, ciliegie, mele, mirtilli e carne di maiale congelata, tra gli altri. Ciò ha permesso a questo paese latinoamericano di raccogliere 11.162 miliardi di dollari. Questa informazione, che riguarda due paesi in fondo al mondo, potrebbe sembrare banale o totalmente inutile. Eppure denuncio regolarmente il fatto che non stiamo proteggendo le nostre risorse naturali, le nostre terre, le nostre foreste e le nostre imprese e stiamo lasciando che altri paesi li comprino e li sfruttino ai propri fini. La Cina è affamata, con una popolazione sempre crescente che necessita di “spazio vitale”, e ha scelto di invadere e comperare pacificamente, tramite società internazionali, le terre e le opportunità del mondo. La sua programmazione a medio e lungo termine è visibile soprattutto in Africa e, se vista con attenzione, anche in Europa.
Il governo francese allontana a un prossimo futuro le privatizzazioni previste degli ADP (Aeroporti Di Parigi) e della società Francese dei Giochi (nostra Sisal). “Il contesto politico e le cattive condizioni del mercato spingono a posticipare di un anno le privatizzazioni di Aéroports de Paris e Française des Jeux. Previsti per la primavera del 2019, saranno lanciati all’inizio del 2020”. Insomma le privatizzazioni-tradimenti dei beni pubblici aspetteranno. La crisi politica attorno ai “giubbotti gialli”, populisti e rivendicativi dei beni comuni, scuote le riforme già avviate. The Energy Act e Circular Economy Act sono posticipati sine die. Le privatizzazioni, nei programmi di Macron dell’inizio del quinquennio, sono probabilmente tutte da scaglionare. Si inizia a rendersi conto che queste società appartengono allo Stato, azionista, e che guadagna denaro. Questi benefici avvantaggiano la comunità visto che non c’è nulla di più moderno delle aziende pubbliche che guadagnano denaro e i cui profitti possono ridurre la pressione fiscale di ciascuno. La Francia non ha mai privatizzato completamente gli assi economici e industriali strategici del paese. Nel 2018, le società CAC 40 (Indice Borsa parigina) hanno pagato oltre 57 miliardi di euro in dividendi ai loro azionisti … Di questi una decina proviene dalla colonia Italia. Questi 57 miliardi di euro “rappresentano un aumento del 12,8% su un anno e 62,% rispetto ai minimi del 2009”, (Les Échos). Questo farà sicuramente piacere a tutti i nostri amici Gilets Jaunes che raschiano il fondo del cassetto durante i “fine-fame” mesi difficili.
16 gennaio 2019
La pillola Soldi e Riffa dovrebbe essere letta in tutte le scuole media per mostrare due modi di leggere la realtà e domandarsi, Violenza aggressiva è lo stesso che violenza difensiva? ¿Da che parte ti metti?
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Sempre da violenza difensiva, se si può. Poi c’è violenza e violenza, quella frontale e quella silenziosa. (guerra dei ricchi verso i poveri).
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