Beppe Grillo avrà mai letto il testo del disegno di legge sul Reddito di cittadinanza proposto dal Movimento Cinque Stelle? Ridare dignità a milioni di persone è un giusto obiettivo, e in Parlamento solo questo disegno di legge lo persegue. Gli strumenti che intende usare, invece, non sono dignitosi, dall’obbligo di documentare una ricerca attiva di lavoro non inferiore a due ore giornaliere, a quello di accettare un qualsiasi lavoro se dopo un anno di ricerca non si ha ancora un’occupazione. Dignità lesa e sconquasso del mercato del lavoro.
E’ già successo: in Gran Bretagna i poveri sono costretti al lavoro coatto gratuito, altrimenti perdono il sussidio; in Germania devono accettare i piccoli lavori in cambio di salari miserevoli che si aggiungono al sussidio. Il libro Reddito di cittadinanza: emancipazione dal lavoro o lavoro coatto? (Trieste, Asterios, 2017) analizza diffusamente anche queste situazioni.
Un approccio alternativo al Reddito di cittadinanza è quella del Reddito di inclusione sociale veicolato dal governo sulla base di un progetto dell’Alleanza contro la povertà, che riunisce organizzazioni cattoliche e confederazioni sindacali. Prevede sussidi ‘ai più poveri tra i poveri’ in funzione delle disponibilità di bilancio e previo impegno delle famiglie che subiscono la povertà di correggere atteggiamenti e comportamenti, e dei loro componenti adulti e abili a lavorare.
La coazione al lavoro è la costante di tutti i disegni di legge presentati al parlamento. Il libro ne esamina obiettivi e strumenti per mostrare come si adeguino passivamente alla logica della flessicurezza imposta dalla governance europea. Questo è il terreno su cui in Italia si misura la politica, mentre altrove irrompe il dibattito sul reddito universale incondizionato.
Autori: Giuliana Commisso, ricercatrice confermata, insegna Governance e sviluppo nel corso di laurea magistrale in Scienze Cooperazione e Sviluppo dell’Università della Calabria. Ha pubblicato con Asterios nel 2016 La genealogia della governance. Dal liberalismo all’economia sociale di mercato. Giordano Sivini è stato professore di Sociologia politica presso la Facoltà di Economia dell’Università della Calabria, Ha pubblicato con Asterios nel 2016 La fine del capitalismo. Dieci scenari.














Lascia un commento