Diretta web della grande manifestazione della CGIL a Piazza San Giovanni a Roma
Diretta web della grande manifestazione della CGIL a Piazza San Giovanni a Roma
Il lavoro prima di tutto
Una manifestazione diversa, quella di oggi a San Giovanni. Una manifestazione che prevede sì la comunicazione tradizionale dal palco, come ogni evento sindacale che si rispetti, ma che vuole anche dare voce, con tanti stand sparsi nella piazza, a tutta l’Italia del lavoro, quell’Italia che oggi è invisibile se non dà vita a gesti clamorosi, oggi che perdere il lavoro non è più una notizia, oggi che il lavoro è un bene sempre più raro e sempre più difficile da trovare, mentre diventa regola l’incertezza, la precarietà, lo sfruttamento, oggi che la crisi si fa sempre più dura, oggi che l’Europa ci loda ma ci chiede altri sacrifici, mentre la ripresa appare sempre più un’utopia per il domani.
Il villaggio del lavoro, l’agorà del lavoro, il lavoro che torna protagonista: ecco l’utopia concreta di questa giornata nella grande piazza romana. Una giornata che cerca di mettere assieme le centinaia di vertenze aperte intutto il paese, dalla Sardegna alla Sicilia, a Taranto, a Terni (per citare solo le più recenti e clamorose). E poi, risalendo per l’Italia, con interi settori a rischio di sparizione, a testimonianza di una crisi che ormai va avanti da anni, con filiere che entrano in crisi fabbrica dopo fabbrica, nella più totale assenza di un qualsivoglia indirizzo di politica industriale, costante che unifica governi e premier così diversi come l’ultimo Berlusconi e questo esecutivo dei professori che tante speranze aveva suscitato all’inizio.
Quello che manca in chi ci governa non sono solo i fatti, sono anche le idee sul lavoro – in Italia, ma anche (con poche eccezioni) in’Europa – un’assenza che rischia di appiattire tutto verso il basso, verso il peggioramento delle condizioni di lavoro, quasi che fosse quello il terreno di competizione che si sceglie, un terreno in realtà impossibile, un terreno sul quale saremo sempre perdenti nei confronti di paesi ex emergenti (ormai emersi) dove il lavoro costa sempre infinitamente meno e che ormai stanno aggredendo settori sempre più tecnologicamente avanzati, spostando la sfida sempre più avanti.
Quella che la Cgil chiede, ma, più importante ancora, che la situazione del paese esige, è una svolta, è la necessità di mettere il lavoro al primo posto, quel lavoro che oggi è “invisibile” e che deve tornare a essere una priorità assoluta. Per l’Italia e per l’Europa.
di Enrico Galantini
Fonte: http://www.radioarticolo1.it/articoli/2012/10/19/6835/il-lavoro-prima-di-tutto













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