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Paraguay: L’America latina isola i golpisti

Brasile, Argentina, Ecuador, Bolivia, Nicaragua richiamano ambasciatori – Venezuela interrompe invio petrolio – Mercosur sospende Paraguay – Hollande: “La Francia con le iniziative regionali per soluzioni costituzionali, soprattutto dell’UNASUR…” Il governo scaturito dal golpe express non è stato riconosciuto da nessun Paese latinoamericano ed affronta un isolamento continentale che si manifesta in varie forme. Nessun governo ha difeso o risparmiato critiche agli autori dell’imboscata parlamentare che ha deposto il presidente Lugo. Brasile, Argentina, Uruguay, Bolivia, Nicaragua, Ecuador e Venezuela hanno richiamato gli ambaciatori o chiuso le rispettive sedi diplomatiche ad Assuncion.

Il Mercosur ha sospeso il Paraguay dall’area comune commerciale, vietando la partecipazione al vertice di metà settimana ai golpisti, mentre il Venezuela ha interrotto le forniture petrolifere. Questo
lascia capire che la proposta di rivedere gli scambi commerciali avanzata dalla presidente brasiliana Dilma Roussef avrà certamente un seguito.
Il blocco regionale sudamericano (UNASUR) è deciso a stroncare sul nascere il ritorno di pratiche antidemocratiche d’un oscuro passato. Il Mercosur, formato dal Brasile, Argentina e Uruguay –uniche frontiere terrestri del Paraguay- ha in mano le carte per mettere all’angolo i senatori golpisti. E colpire nel portafogli i loro mandanti  latifondisti. La quarta produzione mondiale di soya è esportata dai due grandi porti situati sulla sponda argentina ed uruguayana del Rio de la Plata. L’applicazione della “clausola democratica” è già iniziata, e c’è la determinazione di regolare i conti con quegli stessi senatori che da ben quattro anni bloccano l’ingresso del Venezuela nel Mercosur. L’allontanamento del Paraguay significa l’ammissione automatica del Venezuela, già ratificata dai parlamentari brasiliani, argentini ed uruguayani.

Ieri i golpisti hanno cercato di chiudere gli studi della televisione pubblica, fondata appena un anno fa. Tentativo sventato dall’affluire massivo della cittadinanza indignata e dalla presenza dei media internazionali. Ora è in corso un microfono aperto in cui vengono raccolte e trasmesse liberamente testimonianze e informazioni riguardanti tutto il territorio nazionale. Il Paese, poco a poco, sta venendo a conoscenza dei retroscena del golpe express. Ha parlato anche il deposto Fernando Lugo, spiegando che la sua reazione moderata era dovuta alla presenza di cecchini appostati negli edifici circondanti la piazza. L’ex vescovo ha voluto evitare una strage, ed ora si appresterebbe a viaggiare per rappresentare il suo Paese alla riunione del Mercosur.

T.P. (Caracas)

FONTE: selvasorg.blogspot.com

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