RIFONDARE L’EUROPA NON SPETTA AI DOMINANTI E ALLA GUERRA

di Roberto Musacchio

Colpisce che la UE discuta di sé stessa sulla base di ciò che fanno Trump e Putin. E continui a farlo senza affrontare i problemi che si sono accumulati in 35 anni dalla caduta del muro di Berlino e 33 dalla nascita della UE. Ancora una volta poi si procede seguendo quel doppio binario di funzionalismo e intergovernativismo che ora si incentrano su guerra e militarizzazione.

Vediamoli allora alcuni nodi, e che nodi.

UE, 33 ANNI SENZA COSTITUZIONE

La UE è retta da un trattato e non da una Costituzione. È così dalla nascita della Ceca ma da Maastricht in poi la estensione delle funzioni è stata tale che una entità senza Costituzione semplicemente è ademocratica. Non per come opera ma per come è fatta. Cioè mancano la cittadinanza e la sovranità popolare. Questi non sono ritardi ma decisioni di operare precisamente per vie funzionalistiche e intergovernative. Chi dice che si voleva fare una Costituzione ma è stato impedito non dice che la Costituzione proposta era la costituzionalizzazione di Maastricht cioè di un trattato, per giunta iper ideologico, ordoliberale. Nessuna entità politica democratica è basata su un trattato ideologico e non sulla sovranità dei cittadini.

UE, COSA È?

Facciamo prima a dire cosa non è. Non è né uno Stato unitario, né uno Stato federale, né uno Stato confederale. É quello che il funzionalismo e l’intergovernativismo vogliono che sia. Non si parli di volontà popolare espressa perché il referendum italiano di adesione proponeva nella domanda una Unione con poteri centrali e “normali” del Parlamento europeo che semplicemente non esistono. Ma se passi per via funzionalistica e intergovernative dalla gestione dell’acciaio, per altro in un quadro previsto di economia solidale e per la pace, alla gestione di riarmo e guerra magari con acciaio e armi delle multinazionali la scala cambia sostanzialmente. E se fai politica internazionale, sostanzialmente oggi di guerra, senza Costituzione ti sottrai ai dettami Costituzionali che ad esempio ripudiano la guerra. E in mezzo c’è l’austerity e la sottrazione del controllo dei bilanci anche in questo caso ai livelli costituzionalmente certi. In questo modo di essere la UE è quasi totalmente priva di corpi intermedi europei, partiti, sindacati, mass media. Perché la cittadinanza non esiste.

UE, DOVE COMINCIA, DOVE FINISCE, CON CHI STA, COSA FA NEL MONDO?

L’allargamento è una procedura che va di pari passo col funzionalismo e l’intergovernativismo. Finché si ragionava di unire realtà con vocazione comune o di percorrere una via comune di economia di pace, sociale e ambientale era un conto. Ma se l’allargamento va avanti seguendo le guerre, come in Jugoslavia, le aree di influenza economica e politica, intervenendo nelle aree limitrofe, operando in collaborazione competitiva con la NATO siamo di fronte ad altro. Alla creazione ed alla estensione di una Potenza. Per altro con l’89 doveva essere evidente che era finita l’era dell’atlantismo anticomunista e si apriva quella della casa comune europea. Invece, incredibilmente, si è fatto l’opposto. Le conseguenze sono drammatiche.

SONO CITTADINE E CITTADINI A DOVER RIFONDARE L’EUROPA NON LE ÉLITES IN LOTTA CON PUTIN O TRUMP E TRA SE STESSE

Purtroppo tutto il percorso democratico che portò dopo la lotta al nazifascismo alla edificazione delle democrazie, di un modello economico sociale, a embrioni di democrazia globale è stato brutalmente interrotto. Il revancismo delle classi dominanti ha riportato il Mondo indietro, fino alla guerra. Il ruolo del movimento operaio che era stato determinante per la democrazia è stato inibito dal pensiero neoliberale prima ed ora dal tecno feudalesimo. Ma il movimento operaio stesso non è riuscito a stare all’altezza dello scontro imposto dalla Restaurazione. Movimenti alterglobalisti hanno visto e previsto ma è mancata la dimensione del farsi Storia. Rifondare una Europa democratica è oggi una priorità assoluta. Una Europa che chiede e pratica la fine delle alleanze militari, punta sulla democrazia globale e il disarmo, ripropone una economia socialmente e ambientalmente connotata. Si dà una Costituzione non costruita contro quelle esistenti ma a partire da esse. Sceglie un modello (federale?) e una dimensione (certa?) ma lo fa sulla base delle cittadine e dei cittadini e non delle guerre delle élites.

FONTE: https://www.facebook.com/


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