Il pacifista e scrittore Vittorio Arrigoni rispondeva così da Gaza all’intervento di Roberto Saviano durante la manifestazione “Per la verità, per Israele” svoltasi a Roma nel 2010. Una riflessione molto forte contro lo scrittore di Gomorra che spesso ha sostenuto pubblicamente la difesa dello stato sionista di Israele.
Negli ultimi giorni Saviano ha scritto un lungo articolo per il Corriere della Sera in occasione del conferimento del premio Nobel per la pace a Maria Corina Machado lodando l’attivista politica venezuelana che è nota in tutta l’America Latina ed oltre (di meno purtroppo in Italia) per essere una rappresentante dell’estrema destra golpista di quel paese per aver diretto o partecipato a tutte le azioni volte a sovvertire i governi venezuelani fin dal 2002, anno del primo golpe contro Chavez.
Successivamente la Machado ha chiesto formalmente agli USA di invadere il paese. E si è complimentata pubblicamente con Netaniau per la sua gestione di governo e stipulato un accordo di collaborazione con il suo partito.
Le lodi odierne di Saviano alla Machado e quelle pregresse di Saviano a Israele forniscono qualche elemento utile a inquadrare meglio l’autore di “Gomorra” e la rete di sostenitori del sionismo diffusa in Italia, Europa e anche in America Latina di cui fanno parte anche Milei e Bolsonaro.














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