Robert Kennedy Jr., figlio di Robert Kennedy e nipote di John Kennedy, è stato dipinto dai media italiani e europei come un debocciato, ex drogato, no-vax, insomma come una persona da cui guardarsi bene. Potenza delle egemonie culturali, in pochi gli hanno dato credito e la sua nomina all’interno del governo Trump è stata letta come una mossa tattica per guadagnare consensi da un elettorato molto confuso.
Questo suo discorso è di circa 2 anni fa e non risulta abbia avuto particolare diffusione. Probabilmente è incappato nei meccanismi dell’algoritmo o di mirati provvedimenti di cancellazione di messaggi che il mainstream non gradisce. Soprattutto del mainstream guerrafondaio che imperversa ormai in Europa.
E invece è come una sorta di rivelazione, non solo per l’uomo, che si manifesta, contrariamente a quanto ci hanno raccontato, come una specie di gigante se confrontato alla feccia mediatica e politica che ci ammorba, ma anche per la lunga serie di fatti, antefatti e aneddoti personali e familiari che gettano luce sulla genetica del regime che ci siamo dovuti sorbire per oltre 60 anni.
E poi perché è una specie di inno laico alla Pace strutturato su un piano che non è meramente geopolitico, ma riguarda le persone umane, coi loro difetti e malvagità e anche con la loro singolare capacità di autocoscienza (se decidono di attivarla).
FONTE: Facebook














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