Romania, Georgia e Moldavia: un altro round geopolitico

Le interferenze di Euro-NATO

Bruno Gravagnuolo Facebook 7/12/2024

Ancora c’è chi dubita che il percorso che ha condotto alla guerra in Ucraina sia stata una deliberata scelta Euro-NATO? Ancora c’è qualche idiota o in mala fede che possa negare che dal 1997 si è stretto via via l’assedio militare attorno a Russia dal Baltico al Mar Nero? E che nel 2014 fu effettuato un golpe che cacciò un presidente eletto filo russo che aveva rifiutato il capestro di un prestito UE con condizioni greche? Da cui guerra civile, separatismo e Kiev junior partner nella NATO? Fino alla invasione annunciata a difesa delle terre russe e della Crimea russa? Sono ormai cose evidenti: Euro-NATO ha voluto mettere all’angolo la Russia, spezzando il legame con Europa e concausando una guerra geopolitica.

Ora il secondo round. Si svolge in Georgia e Moldavia divise. E in Romania, dove sono state annullate le elezioni con la “prova” non di brogli ma di “interferenze“! Su indicazione dei servizi segreti integrati nella NATO e con la sentenza di una corte di nomina politica. Frana la strategia NATO di una nuova guerra fredda. L’assedio militare si incrina. I rumeni non vogliono la guerra ai loro confini. Così come gli ungheresi, e la metà o più dei moldavi e dei georgiani, se non la maggioranza. Eccole le vere interferenze: la sovranità popolare soffocata con una decisione senza precedenti nella pia e democratica Europa! Altro che Putin! Europa e NATO. Questa è la disgustosa verità. Va sbattuta in faccia a tutte le anime belle e ipocrite tipo Letta e Riotta. E anche a questa UE che non solo non fa nulla per trovare spiragli di pace, ma soffia sul fuoco della guerra dei mondi. I popoli vanno a destra? La destra sovranista cavalca la pace? Colpa di questa UE. E anche della post-sinistra.

Annullato il secondo turno delle presidenziali in Romania

Francesco Dall’Aglio (Facebook 6/12/2024)

I sondaggi, si sa, lasciano il tempo che trovano e a farci troppo affidamento si fa una brutta fine. Però quello che riporto in foto era l’ultimo per il secondo turno delle elezioni presidenziali in Romania, che si sarebbero dovute tenere domenica ma che sono state annullate dalla Corte Costituzionale e rimandate a data da destinarsi, per “aggressivi attacchi ibridi” russi sul voto. Elena Lasconi, che i sondaggi davano appunto come perdente, ha protestato definendo la decisione della Corte illegale e immorale. Il Presidente Klaus Iohannis, il cui mandato scadrebbe il 21 dicembre, ha comunicato che rimarrà al suo posto finché non sarà eletto il suo successore. L’ordine basato sulle regole continua la sua marcia trionfale. Come non vedere quanto pericolosa sia la deriva che sta prendendo l’Europa e l’Occidente, e quanto ipocrita e fallimentare sia la rappresentazione che danno di sé.

Cose allucinanti!

Claudio Grassi (Facebook 6/12/2024)

Annullate le elezioni in Romania! Quello che vedete nella foto era l’ultimo sondaggio Sociopol per il secondo turno delle presidenziali in Romania che si doveva tenere domenica prossima, 8 dicembre. Come si fa a impedire a un candidato sgradito di vincere al secondo turno? Semplice, si annulla il primo turno e si rimanda l’intera elezione a data da destinarsi.

Si conferma in Romania quello che ormai abbiamo capito da tempo.

Quando vincono candidati o partiti graditi dagli USA ha trionfato la democrazia. Quando vincono quelli non graditi è perché ci sono stati brogli (senza documentarli), vedi Georgia. E allora si fomentano le piazze.

Oppure, come in questo caso della Romania, si annullano le elezioni!

Siamo ben oltre il doppio standard. Siamo in un tornante storico dove in nome della difesa dei “valori dell’Occidente” si può giustificare tutto

Anche annullare elezioni. Anche consentire che “l’unica democrazia del Medio Oriente” compia un genocidio. Le élite occidentali si stanno coprendo di vergogna


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