America, Asia, Cina, Confessioni Audit Eterodossie Satire, CRISIS, Diritti sociali diritti umani, Europa, Geopolitica Conflitti Pace, Informazione e media, Italia, Lavoro economia società, Politica, Russia, Ukraina

Avanza la guerra sucia delle élites occidentali

In parallelo con lo svolgimento delle due guerre in Ucraina e in Palestina si susseguono fatti sempre più inquietanti in diversi paesi europei e anche in Italia. Dalla repressione delle manifestazioni pro-Palestina in Germania e in Francia, all’arresto di singoli militanti in possesso della bandiera palestinese, al divieto di manifestare in ricordo del giorno della vittoria il 9 maggio a Berlino, a singole azioni di intimidazione di chi prova ad esporre liberamente il proprio pensiero considerato “divergente” e non in linea con la narrazione dei maggiori media (ma minoritaria nelle società), fino all’attentato terroristico subito dal premier slovacco Robert Fico. In Italia, l’aggressione e il pestaggio a Chef Rubio da parte di un gruppo di 5 persone nella notte romana per le sue affermazioni sul massacro in corso a Gaza e nei territori occupati. L’avvitamento autoritario a livello istituzionale e politico, la propaganda di guerra e per il riarmo in Europa, vanno di pari passo con la crescita di azioni squadriste di vario genere rivolte contro chi dissente. Pubblichiamo di seguito una analisi della situazione tratta dalla pagina facebook dell’Osservatorio italiano sul neoliberalismo.

I media stanno minimizzando la gravità e la portata di quello che è un vero e proprio attentato omicida di matrice estremista liberale nei confronti del premier slovacco Fico, con articoli che descrivono in modo negativo le sue posizioni politiche non liberali e non atlantiste (come a dire: “insomma, la violenza è brutta senza dubbio, però…”) e arrivando addirittura a insinuare che persino dietro ad un attentato alla vita di un politico accusato di essere ”filorusso” e “nemico dell’Occidente” ci sia Putin (e vabbè, ormai siamo in una fase in cui vale tutto e il contrario di tutto, e anche la propaganda vive alla giornata). I liberal-atlantisti ridacchiano ed esultano sguaiati negli ambienti virtuali “sicuri”: ieri hanno avuto anche la gioia dell’assalto squadrista nei confronti di Chef Rubio, che è stato riempito di botte (“se l’è meritato”). Sono tutti segnali, ulteriori, della lenta ma inesorabile involuzione antidemocratica ed autoritaria del mondo “liberale”, che quando si sente sotto attacco toglie la maschera civile e presentabile e ricorre alla violenza e allo strumento della paura per mantenere l’ordine del sistema di potere esistente.

Il clima è destinato a peggiorare: gli ambienti liberal-atlantisti odiano, nel vero e proprio senso della parola, coloro che sono critici del sistema di potere ”occidentale” (che poi sarebbe meglio chiamare: ”atlantista a guida Usa”), li considerano veri e proprio “nemici interni” e veicolano la retorica violenta e le pulsioni repressive in particolar modo verso i “comunisti antimperialisti” che sono quel soggetto politico che va dritto al cuore della questione politica e che tentano di rendere le persone consapevoli del filo rosso che collega lo sterminio dei palestinesi, la guerra in Ucraina e l‘escalation della tensione politica nel mondo. Questo filo rosso, in poche parole, è la volontà delle èlites occidentali (statunitense, europee, israeliana) di evitare lo scivolamento del mondo verso un multipolarismo in cui le potenze principali dei Brics, Russia e Cina, gli impediranno di comandare sul pianeta e diventare così sempre più ricche e potenti attraverso lo sfruttamento dei popoli di tutto il mondo. Non solo: Cina e Russia sono i massimi esponenti di un modello politico che, nella sua caratteristica più generale, è l’opposto di quello liberal-capitalistico occidentale: nel mondo dei Brics non è l’economia che domina sulla politica, e cioè non sono le aristocrazie capitalistiche che governano il sistema a fini di accentramento ulteriore della ricchezza e del potere, all’interno di un modello di relazioni internazionali in cui la sovranità nazionale è negata e c’è un centro imperialistico che domina su un insieme di vassalli; nei Brics l’economia, e quindi le èlites, sono integrate all’interno della politica e di finalità pubbliche generali, al vertice dei sistemi vi è la classe dirigente politica (fenomeno in cui è la Cina a spiccare, ovviamente) e le relazioni internazionali tra i Brics sono ispirate a criteri di bilateralità e rispetto delle sovranità nazionali.

Il filo rosso, insomma, è la crisi del sistema imperialistico a guida Usa e il pericolo che incombe sul sistema politico che permette ad una ristretta oligarchia economica di comandare sul 99% della popolazione: proprio verso chi vede positivamente, per varie ragioni, questa crisi, e agisce politicamente per accompagnarla e accelerla, la violenza repressiva degli ambienti liberal-atlantisti è destinata ad aumentare fino ad una soglia critica che rischia di far saltare in aria l’assetto politico-istituzionale delle democrazie occidentali.

Chi è critico dell’imperialismo atlantista a guida Usa e del modello liberal-capitalistico, nonché desideroso di vedere il crollo del potere delle oligarchie che oggi governano l’Occidente, è considerato dai liberali atlantisti come un vero e proprio “nemico interno”, un nemico della “civiltà occidentale”: la retorica bellica della guerra in Ucraina non è semplicemente strumentale a distruggere le possibilità di un dibattito razionale sui contenuti, è proprio funzionale a costruire la legittimità dell’esclusione sociale e politica e della repressione autoritaria verso il “nemico interno”. Ovviamente, chi è critico dell’imperialismo Usa, del modello liberal-capitalistico e delle èlite che lo guidano non è “nemico della civiltà occidentale”, ma è un oppositore politico di un sistema di potere e di un’ideologia politica ben precisa all’interno del contesto occidentale, in cui esisteva, esiste ed esisterà un’alternativa: chi “critica l’Occidente” lo fa non per distruggerlo, ma per riformarlo e salvarlo dall’involuzione antidemocratica, antiegualitaria e suprematista (negatrice della giustizia sul piano internazionale) causata dal capitalismo neoliberale e predatorio sostenuto dalla peggiore èlite della storia occidentale.

Siamo entrati in una fase storica e politica in cui, per cause sistemiche ed esterne ben più che politiche interne, il sistema di potere occidentale sta iniziando a scricchiolare: a livello politico si inizia a fare davvero sul serio, non è più uno scambio retorico e propagandistico in un’arena democratica tenuta in piedi per una questione di forma e di rispettabilità di un sistema che, quando è saldissimo sulle proprie fondamenta, può permettersi di far scannare dialetticamente la gente mentre nulla cambia e nessuna prospettiva altra appare all’orizzonte.

È questa la ragione profonda per cui la retorica violenta contro i “nemici interni”, gli atti di squadrismo contro singole persone (nel futuro prossimo, anche contro organizzazioni?) e l‘involuzione autoritaria del sistema politico sono destinate ad aumentare e incancrenirsi: il sistema di potere occidentale è realmente in crisi, per la prima volta dopo decenni, e si trova ad affrontare attori esterni che lo stanno mettendo seriamente in discussione e in pericolo e stanno agendo (con elevate probabilità di successo) verso una ristrutturazione del sistema internazionale dannosa per le oligarchie occidentali. Chi, tra i cittadini delle società occidentali, vede positività e giustizia in questa crisi del sistema imperialistico occidentale e del potere dell’èlite che lo guida, è considerato un vero e proprio nemico e un pericolo, da gestire con la propaganda mediatica fin quando è possibile, da reprimere con la violenza (pubblica e privata) quando sarà necessario. Stiamo entrando in una vera e propria fase ”fascista”, e cioè in una fase di autoprotezione autoritaria e violenta del sistema capitalistico e dei suo agenti, le èlites nazionali e i suoi scagnozzi diffusi nella società che sono disposti a tutto, pur di tenere in piedi un sistema sfruttatore e predatorio che gli consente di vivere “al di sopra delle possibilità”.

Discussione

Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

FIRMA I 4 REFERENDUM!

Sostieni CAMBIAILMONDO

Dai un contributo (anche piccolo !) a CAMBIAILMONDO

Per donare vai su www.filef.info e clicca sull'icona "DONATE" nella colonna a destra in alto. La pagina Paypal è: filefit@gmail.com

Inserisci la tua e-mail e clicca sul pulsante Cambiailmondo per ricevere le news

Unisciti a 1.864 altri iscritti

Blog Stats

  • 1.338.940 hits

ARCHIVIO

LINK consigliati

 

cambiailmondo2012@gmail.com

Scopri di più da cambiailmondo

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere