SURROGATA

Nel ‘32, ad alcuni anni dall’esaurimento della lunga polemica tra fautori e oppositori della surrogata, ciò che restava dei sistemi sanitari aveva acquisito nuovi protocolli di intervento universali. Il decoupling generale aveva consentito di superare le rigidità precedenti; non era più necessario affidarsi a legislazioni liberali per sottoscrivere i contratti di gestazione internazionale denominati in Yuan; la sperimentazione nei laboratori aveva consentito importanti avanzamenti.
In Carghissia i trapianti di utero su femmine di orangutan risultavano efficaci. Nel ‘36, il trapianto fu avviato sui bonobo, anche individui maschili, con eccellenti risultati abbinati ai farmaci per il prolungamento della gestazione.
Già nel ‘38 le nuove scoperte sulle bioplastiche autoagglutinanti consentirono di produrre i primi extra uteri artificiali gestiti da bioreattori automatizzati, superando la mediazione animale.
Il loro impiego su vasta scala si impose però dopo la fine della guerra. Sia per le necessità di ripopolamento, sia perché la ricostruzione aveva imposto la fine del genere primario in ambito giuridico.
Anche la sua proliferazione secondaria fu abolita nel corso del decennio successivo. Non vi era più ragione di distinzione tra eterofilia o omofilia nelle diverse sub-varietà. L’approvvigionamento territoriale di capi umani seguì una pianificazione forzata fino al raggiungimento di una soglia ritenuta stabile e sostenibile anche rispetto alla necessità di contenimento dell’avanzamento di specie superstiti che si erano allargate oltremisura nel periodo bellico fin dentro le metropoli.
Gli uteri esterni artificiali consentirono anche una socializzazione delle eredità e comportarono la scomparsa della copula e dell’ordine sessuale binario; cosa che rese superfluo anche quello ternario e quaternario.
La letteratura dell’epoca riporta alcuni esempi di questo passaggio: i personaggi diventano via via più flebili e meno connotati, finché anche il romanzo di estingue. Così il teatro e il cinema di intrattenimento. La televisione diventa un fiume documentaristico e gli spazi una volta riservati ai talk show furono occupati dalle meditazioni.
Intorno alla metà degli anni ‘50 si manifesta una certa ripresa di volontà differenziante nelle arti astratte, anche grazie alla pratica degli innesti chimerici che nel frattempo si era affermata.
L’unghia retrattile o la mobilità della peluria cutanea furono casi che fecero discutere. Assieme allo smerigliamento oculare.
Per evitare rischi di risorgente razzismo le abitazioni in surplus furono adibite a loro salvaguardia; alcuni sostengono piuttosto al loro nascondimento.
E’ un fatto comunque che non si registrarono più conflitti attorno a tali temi.
FONTE: Ds (Distopico stomp)














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