di Paolo Ferrero
Ieri ho dato un giudizio molto pesante sulla rielezione di Napolitano dicendo che si trattava di un golpe bianco. Vorrei spiegare perché. Nel nostro ordinamento il Presidente è il garante della Costituzione e rappresenta l’unità del paese.
E’ quindi una carica per così dire “impolitica”, super partes, per certi versi è il contrario di cosa prevede il presidenzialismo, dove il presidente è eletto dal popolo proprio in virtù della sua proposta politica. Ieri è successo il contrario: Napolitano ha contrattato con i partiti le condizioni per una sua rielezione in termini di governi, programmi, relazioni con la UE.
Il Presidente è diventato da garante della Costituzione a garante di una parte del sistema politico: è stato eletto in quanto garante del futuro governo. Siamo passati da una repubblica parlamentare ad una repubblica a democrazia contrattata il cui scopo è l’applicazione delle direttive e dei diktat dell’Unione Europea. La sovranità popolare è sostanzialmente azzerata da partiti che chiedono il voto per fare una cosa e ne fanno un’altra.
Questo atto segue la nomina del governo Monti un anno e mezzo fa, la nomina – del tutto estranea alla Costituzione – dei 10 saggi e così via. Ecco perché ho parlato di golpe bianco e perché penso vi sia una vera tendenza al regime oggi in Italia.
Del resto Luttwak – che è uno che se ne intende – dice: “Un colpo di Stato consiste nell’infiltrazione di un piccolo, ma fondamentale, segmento dell’apparato statale, che viene poi utilizzato per spostare il governo dal suo controllo”; così la forza armata (sia militari o paramilitari) non è una caratteristica distintiva di un colpo di Stato.
Fonte: Facebook.com/













Lascia un commento