di Agostino Spataro
“… Arrivati in America, li aspettavano i mercati degli schiavi, in cui erano venduti per la seconda volta come bestie, e poi il lavoro nelle piantagioni. In quelle di zucchero, la vita media era di 10 anni. Ma questo non rendeva meno amara la cioccolata che le dame europee gustavano per essere alla moda…” Continua a leggere
L’Europa esiste ma la libera circolazione degli europei no. Il 15% dei fogli di via da Bruxelles sono contro cittadini italiani. Ecco le loro storie
di Checchino Antonini
Max, chiamiamolo così, è venuto in Belgio per amore. E Francesco, nome di fantasia pure questo, è un migrante economico fuggito da Venezia con moglie, un figlio piccolo e un altro in arrivo, dalla sua Venezia. Hanno in comune l’età – appena sotto i quaranta – la residenza a Bruxelles e un pezzo di carta: l’OQT, l’ordre de quitter le territoire. Foglio di via. Perché l’Europa esiste ma la libera circolazione degli europei no. E’ appesa a un comma di una circolare, ostaggio della discrezionalità di funzionari comunali e questure. Continua a leggere
di Marinella Correggia
«Fa un caldo infernale sotto queste tende»: l’estate 2015, la più torrida degli ultimi anni, ha spossato i “residenti” dei campi profughi in Iraq, Siria, Turchia, Libano. Milioni di persone. La loro condizione cristallizza quattro crisi del nostro tempo: guerre, cambiamenti climatici, terrorismi e – dunque – migrazioni forzate. Continua a leggere
Intervista di Pietro Lunetto (Bruxelles)
La precarietà in cui mi ha messo questa espulsione é difficile da spiegare, non per la sua ingiustizia, ma per il suo peso. La notizia e’ passata sui media di informazione durante lo scorso periodo natalizio, riportata alla ribalta dal caso di Silvia Guerra, cittadina italiana residente in Belgio. Parliamo delle espulsioni di cittadini comunitari avviate dal Belgio qualche anno fa e che, negli ultimi 24 mesi, hanno toccato una cifra record. La vicenda di Silvia e’ molto complessa quindi, per chi volesse saperne di piu’ sull’inizio della sua storia, si legga una delle sue prime interviste qui.
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di Massimo Demontis (Berlino)
Il governo tedesco contro il “turismo sociale”. In una prima relazione di 133 pagine sul tema dell’immigrazione presentata a Berlino mercoledì scorso, il ministro dell‘Interno Thomas de Maizière (CDU) e la sua collega di gabinetto ministro del Lavoro Andrea Nahles (SPD) si sono schierati contro l’abuso di prestazioni e contributi sociali da parte degli immigrati. Continua a leggere
REPORTAGE di Adriana Bernardotti (da Buenos Aires)
Sono ancora cifre modeste, ma il nuovo flusso di italiani verso l’Argentina marca ormai una tendenza: 1.793 residenze permanente e 1.021 soggiorni rinnovabili concessi tra gli anni 2004 e il 2011, con un trend all’incremento. Non sono gli emigranti d’altri tempi: vanno via dall’Italia per la mancanza di stimoli, professionali e non solo. Giovani in maggioranza, un tratto comune è il richiamo che esercita su di loro il dinamismo sociale e politico degli eventi sudamericani contemporanei e il conseguente coinvolgimento con questa realtà. Sentiamo le loro voci sul perché sono partiti e cosa si aspettano dall’Argentina, sulla politica e i giovani nei due paesi, sul voto all’estero e l’incontro con la comunità emigrata italo-argentina. Continua a leggere