Il jobs act di renziana memoria (ma purtroppo ancora di attuale vigenza) continua ad essere oggetto delle attenzioni
dei giudici: dopo la Corte Costituzionale, infatti, toccherà alla Corte di giustizia europea valutarne la legittimità. Merito dell’ordinanza del 5 agosto 2019 con cui il Tribunale di Milano, in una causa targata Cgil, ha investito la Corte di giustizia di Lussemburgo. Continua a leggere
Torna il rischio voucher. Quello che era uscito dalla porta grazie alla campagna referendaria della Cgil e al successivo decreto del governo convertito in legge dal Parlamento, ora rischia di rientrare dalla finestra della manovra correttiva – in questi giorni all’esame del Senato. Continua a leggere
Fausto Durante (Internazionale Cgil) a RadioArticolo1: “Una volontà punitiva che ha come unico obiettivo quello di allineare anche l’«anomalia» greca al comportamento politico generale”. L’Europa “entra a gamba tesa” e sabota qualsiasi politica che non sia neoliberista Continua a leggere
di Tonino D’Orazio
Primo, perché è (ancora) “di sinistra”. Due, perché la sinistra è in guerra con se stessa da anni, sempre pronta a dividersi, iper-intransigente, spesso su quisquiglie per cui senza strategia efficace e credibile per governare. Tre, perché se qualcuno a sinistra, anche solo per protesta aveva votato M5Stelle rafforzandolo, ora potrebbe indebolirlo tornando su Landini, recintarsi di nuovo nel 5% e dare vantaggio ulteriore al PD di Renzi, che sta racimolando a destra sul tracollo di FI. Continua a leggere
di Tonino D’Orazio
Succede in Cgil. All’iniziativa di Landini, la Camusso stringe le fila dei pasdaran dei segretari generali di alcune categorie della confederazione per il blocco alla “deriva”. Aspettando la Conferenza di Organizzazione. Continua a leggere
di Tonino D’Orazio
A parte il nome boccaccesco, quasi un bel sinonimo di sessualità femminile, la Leopolda rappresenta l’antagonista vera nello scontro con Cgil e popolo di piazza San Giovanni. La spaccatura tra una sinistra vera e una subdola, di facciata. Popolo questa volta particolarmente numeroso, ma soprattutto composto anche di molti azionisti della ditta PD&C. E’ un po’ come se l’amministratore delegato snobbasse i propri azionisti, tra l’altro derubandoli. Nella norma: succede così anche alle imprese quotate in borsa. Continua a leggere
Un milione. O forse più. Lo dice dopo l’una anche l’organizzazione della Cgil. La stessa che fino a pochi minuti prima aveva confermato di non voler dare numeri. Ma il raggiungimento dell’asticella messa così in alto proprio da Matteo Renzi ieri è come una liberazione per il sindacato rosso. Che in forma anonima si lascia andare all’esultanza: «Ce l’abbiamo fatta», «esistiamo ancora» e soprattutto «Renzi deve fare i conti con noi». Continua a leggere
Sono parole forti o è una concreta strategia alla quale stiamo assistendo e in un certo modo partecipando?
Il nostro ideale repubblicano deriva interamente dalla nozione di volontà generale, anche se questa è una nozione assai complessa. Poiché in realtà si tratta di preferire la volontà del popolo a una volontà singola. Certamente pensare non che una cosa sia giusta perché il popolo la vuole, ma che a certe condizioni il volere del popolo ha maggiori probabilità di qualsiasi altro volere di essere conforme alla giustizia sociale e politica. Continua a leggere
Inizia il secondo mandato di Susanna Camusso. E’ l’ultimo atto dell’assise che si è svolta dal 6 all’8 maggio al Palacongressi di Rimini alla presenza di oltre 900 delegati. Su 151 aventi diritto del direttivo, i votanti sono stati 143: 105 sì, 36 no, 2 astenuti (da rassegna.it). Il nuovo comitato direttivo della Cgil, appena eletto dal XVII congresso, ha confermato Susanna Camusso alla guida del sindacato di Corso d’Italia. Su 151 aventi diritto, votanti 143, 105 sì, 36 no, astenuti due. E’ l’ultimo atto dell’assise che si è svolta dal 6 all’8 maggio al Palacongressi di Rimini alla presenza di oltre 900 delegati.- TUTTI I DOCUMENTI APPROVATI e l’intervento conclusivo di Susanna Camusso Continua a leggere
di Alfiero Grandi
Reazioni stizzite alla relazione di Susanna Camusso al congresso della Cgil sono la conferma che in quei passaggi ha visto giusto. Difficile accusare la relazione di toni aspri e preconcetti. Una frase della relazione a caso: “una logica di autosufficienza del governo.che nega il ruolo di partecipazione e di sostanziamento della democrazia”. E’ tutto vero. Continua a leggere
Si è concluso da poco il congresso della Cgil. La Camusso è entrata al congresso con il 97,5 ed esce con l’80%. Il documento di Landini ottiene il 17%, quello de “Il sindacato è un altra cosa” (Cremaschi) ottiene il 3% dei consensi. Sono questi i numeri delle conclusioni del congresso della Cgil che si è chiuso oggi a Rimini. Continua a leggere
di Alfiero Grandi – Paolo Lucchesi
La spinta a dividere i sindacati in questi anni è stata fortissima, sotto la pressione di importanti settori imprenditoriali come la Fiat, con il sostegno attivo del governo Berlusconi. L’accordo sulle regole del 31 maggio 2013 ha grande importanza perché ha portato la speranza di superare le rotture sindacali e di ripristinare un rapporto democratico con i lavoratori. Invece il regolamento attuativo interconfederale dell’11 gennaio 2014, che fa corpo unico con l’accordo, anziché speranze, ha creato divisioni profonde nella Cgil, ora attraversata da uno scontro politico lacerante, che rischia di condizionare il prossimo congresso. Continua a leggere
di Tonino D’Orazio
Un altro congresso epocale di svolta. E le parole sono di nuovo sassi. L’identità indica, designa, il carattere permanente e fondamentale di una persona o di un gruppo e l’insieme di caratteristiche culturali e di tradizioni che un popolo avverte come proprie. Il popolo della Cgil è tale con la sua identità di partenza e di percorso, con una idea di politica identitaria che ne ha sempre fatto la sua forza. Continua a leggere
di Sergio Bologna
È appena stata pubblicata una “Guida” della Cgil su cui è importante riflettere, si tratta di: In-flessibili. Guida pratica della CGIL per la contrattazione collettiva inclusiva e per la tutela individuale del lavoro. Prefazione di Elena Lattuada e Fabrizio Solari, con testi di Davide Imola, Cristian Perniciano, Rosangela Lapadula, Marilisa Monaco, Ediesse, Roma 2013, pp. 195, € 13,00. Ad esempio i candidati del PD, di SEL, di Rivoluzione civile, per limitarsi a coloro che stanno presentadosi alle elezioni proponendosi come rappresentanza politica dei lavoratori, hanno letto questo libretto? Se non lo hanno ancora fatto, lo facciano. Continua a leggere